La piccola peste studia vicino Sloane Square, a Chelsea, un quartiere non proprio per poveracci. La piccola fortunatamente è simpatica e con la scusa parlo l'inglese e sparo cazzate senza dovermi preoccupare più di tanto.
Ormai i "bidelli" della sua scuola mi conoscono e quando mi vedono all'entrata gridano il nome della bambina per farla uscire dalla classe. L'altra volta me la sono persa (in realtà era andata a prenderla la madre e avendo il telefono scassato non avevo letto il messaggio nel quale mi avvisava della cosa) e nella disperazione ho fatto chiamare le varie maestre per chiedere con chi fosse andata via la piccola.
Al telefono sono stato descritto come "the Nanny" ... e mi sono sentito un po' Tata Francesca
Oggi l'ho, appunto, presa da scuola, arrivati a casa la lascio con la sorella diciottenne in cucina e vado a casa mia. Dopo pochi minuti mi bussano alla porta, era lei che voleva una mano di aiuto in cucina, voleva che le versassi dell'acqua bollente dal bollitore a dentro una tazza (la sorella intanto era sparita nel nulla come un Ninja).
Vado a guardare e indovinate cosa c'era dentro la tazza?
Una manciata di Tortellini
Si i tortellini, quelli che noi facciamo al brodo o con burro e salvia. Praticamente l'usanza barbara è questa. Mettono i tortellini in una tazza (non quella grande da cereale, ma quella che si usa per il tea) ci versano dentro acqua bollente, poi ci aggiungono pesto freddo preso direttamente dal barattolo con un cucchiaino, e parmigiano grattugiato
La vedo che fa sta schifezza e comincio a simulare conati di vomito, le dico:
"ma che diavolo stai facendo???"
e lei fa:
“vuoi provare? è buona”
“ma sei pazza”
“ma perché?”
“perché quella non è pasta, è una schifezza”
“ma mia sorella la mangia sempre cosi”
“e tua sorella non sa cosa vuol dire pasta” (in mente mia ho aggiunto parole poco pulite)
Ma lei per tutta risposta ha continuato a mangiare contenta. Fra l’altro grattugiava il formaggio direttamente sul piano di marmo e poi con le dita lo prendeva e lo metteva nella tazza. Ho provato a spiegarle la filosofia del buon cibo, ma sarà stato il mio cattivo inglese, sarà stato il suo pessimo italiano, fatto sta che ha finito il pasto, ha ruttato, ed è andata a suonare un po' il pianoforte.
Sicuramente sono tante le cose positive qui, ma quando si parla di cibo, "nothing tripe for cats"