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24 agosto 2010

Le formiche e il trasporto di droga

Leggendo il libro di Gratteri "La Malapianta" mi sono imbattuto in un pezzo in cui si parla delle tecniche di trasporto di droga, i metodi più usati e di come la 'ndrangheta calabrese domini il mondo con il suo traffico.


Allora mi sono messo a fantasticare di come si potrebbe, addomesticando le formiche, trasportare qualsiasi cosa di piccolo da una parte all'altra del paese, passando inosservati (una scia di formiche non verrebbe notato da nessuno credo... almeno che non trasporti un televisore rubato)


Comunque, sarà stato il caldo o forse il troppo cibo sullo stomaco, mi sono messo a calcolare quante formiche ci vorrebbero per trasportare me da una parte all'altra del paese.


Posto che una formica, la più grossa in circolazione, pesa circa 150mg e solleva sessanta volte il suo peso e che io peso 85kg quindi 85.000.000 mg ecco quante ce ne vorrebbero per portarmi a spasso.


85.000.000/9000 (ovvero 150*60) = 9444,44444 periodico


Parecchie direi.

















22 agosto 2010

Il Quotidiano della Calabria e la non professionalità

Il tredici agosto abbiamo, con il gruppo dell'Alarico Fest, organizzato un nuovo concerto di Alessandro Mannarino, questa volta al mare, a Sangineto, vicino Cetraro.


Del concerto parlerò in un post a parte, perché è accaduto di tutto e merita un forte approfondimento.


Il giorno prima il concerto leggo l'articolo de "il Quotidiano" di Cosenza e provincia, a pagina 49 a firma Mita Borgogno che tratta di Mannarino e del concerto di Sangineto e salto sulla sedia (nel senso che ero in piedi e sono salito su una sedia).


MA DIAVOLO!!!! QUESTA FOTO E' MIA!!


Scopro che sul giornale accanto all'articolo è stata usata un mio scatto proprio dello spettacolo dell'Alarico Fest (oltre ad una foto di un ignaro fotografo che sto provvedendo ad informare).


Come prima cosa leggo se la fonte della foto è citata, e ovviamente non è così. 
Faccio mente locale... chi mi ha telefonato nei giorni precedenti l'articolo??


 - Eva Mendez;
 - Cossiga per l'ultimo saluto;
 - Berlusconi che mi voleva far testimoniare contro Fini sull'acquisto di uno sturacessi per la casa di Montecarlo;
 - Vanessa Kelly...


... No, nessuno del Quotidiano mi ha contattato per chiedere l'autorizzazione all'uso della foto, e sì che è un atto dovuto, visto che anche sul blog è riportato che tutto il materiale è protetto da copyright.


Una redazione seria l'avrebbe saputo.


Scrivo una mail chiedendo spiegazione e mi viene risposto che:


"la foto è stata trovata attraverso la ricerca immagine di Google non era nostra intenzione "rubare" nulla a nessuno. Nei prossimi giorni, pensiamo, probabilmente già sull'edizione di giovedi, di ripubblicare la foto specificando il nome dell'autore."



TROVATA  SU GUUUUUGOL!?!?!?


Lo immaginavo, ormai tutti fanno così per cercare immagini.
Nel mio caso, se si mette Mannarino e si filtra per foto grandi, la mia foto esce fra i primi risultati, ma a lato della foto nella ricerca compare pure: "Questa immagine potrebbe essere protetta da copyright".

Potevo direttamente procedere per vie legali e chiedere un risarcimento per il danno subito, ma ho prima di tutto voluto chiedere spiegazioni, e onestamente resto basito per la superficialità con la quale una redazione fa sciacallaggio di materiale altrui.

Mi chiedo se per gli articoli facciano copia/incolla da Wikipedia o altri siti simili... il dubbio viene spontaneo.

Adesso mi hanno detto che domani, domenica 22, faranno la rettifica con il mio nome... vedremo, per adesso "very very compliments".



Stasera piadina con la Nutella.

Steve Jobs

Steve... Vaffanculo!















Tabella comparativa presa da Techcrunch
11 agosto 2010

Zeta la formica

Il periodo di pausa fra un post e l'altro dipende solamente dal carico di lavoro che più o meno mi impegna.
In questo momento il lavoro c'è ed è tanto, ma trovo comunque il tempo per postare visto che fotosciop ci sta mettendo una vita a salvarmi dei pannelli da mandare in stampa.


Ho anche provato a cambiare il processore... ma invano  (frecciatina a chi so io :))


Dopo i topi in soffitta che ho provato a far fuori a colpi di veleno inutilmente peraltro, un altra specie animale ha cominciato a farmi visita.


La signora formica.






Il primo incontro è stato tenero, lei sola soletta in corridoio, io solo soletto in corridoio. L'ho guardata negli occhi (credo, ma poteva pure essere il culo... non ci metterei la mano sul fuoco) lei ha guardato me (o mi ha mostrato le chiappe... vedi l'appunto di prima) e ci siamo solo salutati.


Una formichina... che sarà mai, a me stanno pure simpatiche.


Poi un weekend di ritorno a casa le ho trovate diligentemente in fila indiana che, dal corridoio, percorrevano tuuuuutta la cucina e si infilavano nella pattumiera, chiusa col coperchio.


Andata e ritorno.


Ho presto il mochio e ho cominciato il primo attacco, colpi di straccio bagnato e dopo un'ora via tutte le nane nere. Da qualche parte avevo letto che il talco poteva servire perché annulla la traccia olfattiva che le formiche seguono, e allora metto mano al talco e faccio cumuli sparsi qua e la.


Non funziona, la sera è peggio di prima, allora mano allo spray e vai di Baygon.


Due giorni dopo ritornano, aumento la dose di Baygon a rischio della mia vita e ci aggiungo due esche per formiche, degli aggeggi con dei buchi che dovrebbero attirare la bestia, farla mangiare e farle portare cibo infetto a quella mignotta sfornafigli della regina.


Per qualche giorno la situazione pare essere rientrata ma poi, una mattina, rieccole questa volta in cucina dentro la scatola del pan grattato.... da li su su fino al lavandino, passando per il piano cottura e poi a finire sul contro soffitto in cartongesso.


Non potendo e non volendo spruzzare veleno sul piano cottura comincio a lavare tutto con l'ace spray, le formiche sembrano morire  al primo spruzzo, quindi passo un paio di ore a lavare tutto, svuotare la credenza, spostare cose... praticamente il delirio, e sono anche in ritardo per andare al lavoro...uff


Prima di partire per l'ufficio vado in terrazza e con il veleno in polvere cospargo i punti critici che noto essere pieni di formiche, poi esco e, sotto lo sguardo stupito del mio vicino faccio la stessa cosa sul marciapiede. Giro dietro la casa e anche li faccio lo stesso, sembro un pazzo, fa caldissimo e sono sudato come una bestia...per fortuna il veleno finisce e allora mi decido e parto per il lavoro.


Al ritorno rifaccio il pieno di veleno in polvere e continuo quello che ho lasciato in sospeso la mattina...dopo una settimana le formiche sono sparite...ma per sette giorni sono state padrone della mia vita, della mia casa e del mio pan grattato.


Ah, giusto per provare, ogni tanto o fatto andare roomba a far piazza pulita

10 agosto 2010

Serata reggina

Ieri sera siamo usciti per salutare un vecchio amico che partiva e che da quasi otto anni non vedevo. Prima di raggiungere lui e tutta la comitiva decidiamo di farci un giro al lido della Banda Falò, a Cannitello di Villa San Giovanni.


La serata è iniziata bene, al lido ho rivisto vecchi amici e sono stato un bel po' a chiacchierare con Angelo, che mi ha spiegato come è nata la "Banda" e come, nel corso degli anni, si sia allargata da semplice comitiva che organizzava feste sulla spiaggia a sistema organizzato per creare eventi, concerti, serate piacevoli da passare in compagnia.
Inoltre lo stesso lido usato la sera per fare feste, di giorno è visitato da famiglie (anche mia nipote Alice ho scoperto essere una "fedele cliente" e me la immagino lì sulla spiaggia a sorseggiare Mojito e parlare del più e del meno con le amichette).


La cosa spettacolare del lido è che l'ingresso è gratuito (ieri c'era un concerto è chi voleva poteva donare qualcosa all'entrata, ma davvero in massima libertà), e i soldi raccolti con le vendite del bar (tolte le spese)  vengono usate per realizzare progetti umanitari in Africa.


E allora la  Tennent's Super mi è sembrata più buona e meno costosa del solito.


Verso l'una e mezza decidiamo di raggiungere la comitiva che si è spostata al Calajunco, uno dei lidi che si trovano nella zona bassa della Via Marina.


I ragazzi sono già dentro e in sette, per festeggiare un compleanno, hanno preso due bottiglie di Champagne. All'ingresso però ci scontriamo con un buttafuori molto convinto del suo personaggio che, con un tono da macho in stile hollywoodiano, ci dice:


"Solo uscita"
 "Guardi in realtà c'è una comitiva che ci sta aspettando"
 "Ho detto solo uscita"


Mi rendo conto che ragionare con il figlio meno scaltro di uno scimpanzé è impossibile e protestando a voce alta chiamo gli amici per dire che sono fuori e che non posso entrare.


Gli eventi seguenti alla mia telefonata sono stati:

  • Gli amici escono per parlare con il buttafuori;
  • Gli amici pregano il buttafuori di farci entrare;
  • Il buttafuori grugnisce che li non possono stare o entrano o escono;
  • Gli amici rientrano e subito dopo in sette lasciano il locale.
In nove persone avremmo come minimo preso altre due bottiglie per bere e salutarci in allegria, e magari saremmo pure tornati in quel lido dalla musica oscena.
Ma evidentemente ai buttafuori nessuno ha spiegato che il loro stipendio è pagato dagli ingressi e dalle consumazioni. Credo fermamente che una persona ottusa come quella incontrata ieri sia convinta che i soldi crescano nei campi, come Pinocchio con il Gatto e la Volpe.

Non erano le sei del mattino, alle sei non mi sarei fissato per entrare in un locale, erano le due di notte in una città che si vanta tanto di essere "Città Metropolitana" e che con il turismo dovrebbe andare a nozze avendo le strutture e un magnifico paesaggio e che invece si dimostra, giorno dopo giorno e anno dopo anno, una città vuota e priva di capacità.

E allora preferisco di gran lunga andare a dare soldi in un lido che sa trattare i suoi clienti, dove parte del ricavato serve per costruire scuole in Africa, con gente che conosce il valore di un sorriso e di un trattamento cortese.

E soprattutto in un posto dove i buttafuori non servono 


Ps. A dimostrazione dello squallore di Reggio Calabria. Domenica sera c'è stato un incontro con Nicola Gratteri (uno dei magistrati più conosciuti della DDA. Impegnato in prima linea contro la 'Ndrangheta) e la figlia di Antonino Scopelliti, magistrato ucciso anni fa in un attentato. 
Piazza Duomo che ospitava l'evento era semi deserta, i posti riservati alle autorità erano vuoti, pochissimi giovani e nessuna rete nazionale a riprendere l'evento (e si che presentava Michele Cucuzza mica l'ultimo degli stronzi).
Si parla tanto di voler emergere e sconfiggere il problema, ma purtroppo i fatti dicono altro, che squallore Reggio Calabria
6 agosto 2010

Restare indifferenti

Non centra nulla con casa mia, o forse centra con la casa che io chiamo Italia e quindi lo dico.


Lo faccio perché so che ormai ci si ferma solo un attimo sulle cose e poi si va avanti, troppo presti dalla vita, dal lavoro, da tutto e da tutti, lo dico per non dimenticare.


Leggendo questa notizia oggi non riesco a restare fermo, non riesco a pensare che questo sia normale, o giustificabile. So che fra una settimana nessuno si ricorderà di questa madre, di questa donna uccisa a pugni in faccia perché trovatasi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.


Riesci ad avere un regolare permesso di soggiorno (e in italia è una lotteria), sei sposa e poi madre, con poco ti senti fortunata, e poi un pazzo furioso ti scarica addosso la sua ira e ti sfascia il cranio di pugni.


Purtroppo in Italia, tempo un anno, questo coglione sarà nuovamente in giro.


Ciao Enlou