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25 novembre 2011

Ever mates


Solitamente non parlo del mio lavoro, anche perché sono convinto di essere bravo e se dovessi farlo ne parlerei sempre con aria di superiorità, con aria di tracotanza (mi piace come suona sta parola ma non so cosa voglia dire) con l'aria Denim, dell'uomo che non deve chiedere mai ... insomma con dell'aria ... il che fa capire molto di me



In 10 anni di onorata carriera ho lavorato, conosciuto e visto svariate agenzie di comunicazione, marketing, grafica o sviluppo software ... o pseudo tali.

Ho avuto "capi" di tutti i tipi, quelli che dormivano fino alle dieci del mattino e che un sito web era lavoro di sei mesi; quelli che non uscivano mai dall'ufficio... troppo intenti a leggere il "sole 24 ore" e a far la parte de: "sono un grande imprenditore" fino a quelli con cui sono andato volentieri a cena e che "un amaro del capo lo vuoi?" alle cinque del pomeriggio. 

Ovviamene ho anche avuto colleghi di ogni genere. Colleghi con cui ridere che sono diventati amici e quelli che si sono persi per strada. Ho conosciuto gente che si è autodefinita "art director" cosi, tanto per sport, e gente che ha mantenuto grande umiltà e professionalità anche dopo anni di lavoro duro.

In questo percorso ho sempre sognato un metodo di lavoro che contemplasse una grande voglia di fare, libertà di sperimentazione, alta tecnologia, guadagni equi e libertà di espressione. Tutte cose che, in un modo o nell'altro, sono sempre state castrate sul nascere.

Fino a qualche mese fa.

Fino a quando assieme a tre pazzi non abbiamo deciso che era tempo di investire su noi stessi, rischiare, dare il cento per cento per un progetto che ci potesse finalmente dare quello che avevamo sempre sognato a livello professionale.

A novembre è ufficialmente nata Evermind, e nella foto seguente potete ammirare (parolone, lo so) il team al completo che brinda dopo la firma dal notaio.

La cosa strana è che due dei membri li ho conosciuti dal vero proprio il giorno della firma dal notaio. Mi sono fatto il mio viaggietto da londra per abbracciare fisicamente le persone con le quali, attraverso skype, facevo riunioni su riunioni da mesi.

È stato emozionante, è stato bello, è stato un parto ma senza la noia del cesario e del bambino.

Il progetto è grande ed ambizioso ... ed è aperto a tutti.

Restate sintonizzati ;)



18 novembre 2011

È Venerdì gente ...


... quando tutto manca ... facciamoci almeno due risate :)


Buon video






13 novembre 2011

È stato bello


Da un post di Marco Travaglio, per festeggiare la splendida giornata di ieri, volentieri posto e condivido

Non entrerò mai in politica. Scendo in campo. Il Paese che amo. Per un nuovo miracolo italiano. L’Italia come il Milan. Basta ladri di Stato. La rivoluzione liberale.

Il Polo delle Libertà. Il decreto Biondi. Vendo le mie tv. Golpe giudiziario. Giuro sulla testa dei miei figli. Lasciatemi lavorare. Sono l’unto del Signore. Ribaltone. Scalfaro è comunista. Con Bossi mai più nemmeno un caffè. Mai detto che sono l’Unto del Signore. Dini è comunista. Il popolo è con me. Prodi utile idiota dei comunisti. Visco Dracula. Toghe rosse. D’Alema è comunista. L’amico Massimo. La Costituzione è comunista. La grande riforma della Costituzione.

La Casa delle Libertà. Il premier non ha poteri. La grande riforma della giustizia. L’amico Vladimir. L’amico George. L’amico Muammar. Gheddafi leader di libertà. Nessun condono. Concordato fiscale. Scudo fiscale. Condono fiscale ed edilizio. Letta è una benedizione di Dio. Romolo e Remolo.

All Iberian mai sentita. Mills mai conosciuto. La proporrò per il ruolo di kapò. Turisti della democrazia. L’Islam civiltà inferiore. Meno tasse per tutti. Tutta colpa dell’euro. La mafia, poche centinaia di persone. Grandi opere. Sono stato frainteso. Tutta colpa delle torri gemelle. Lei è meglio di Cacciari, le presenterò mia moglie.

Il circuito mediatico-giudiziario. Fede è un quasi eroe. L’amico Bossi. Uso criminoso della televisione pagata con i soldi di tutti. L’amico Pollari. Le rogatorie. La Piovra rovina l’Italia all’estero. L’amico Pompa. Il falso in bilancio. Mangano si comportava bene, prendeva la comunione nella cappella di Arcore. La legge Cirami. Dell’Utri è perseguitato. Legittimo sospetto. Previti è perseguitato. Il lodo Maccanico. Il Ponte sullo Stretto. Il lodo Schifani. Tutti sono uguali di fronte alla legge, ma io sono un po’ più uguale degli altri.

Ciampi è comunista. Il decreto salva-Rete 4. I poteri forti. La legge Gasparri. L’Economist è comunista. Che ne direbbe di una ciulatina? I direttori dei giornali devono cambiare mestiere. Bertolaso uomo della Provvidenza. La legge Cirielli. Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, anzi mandava la gente in vacanza al confino. Sempre stato assolto. La stampa estera copia da Unità e Repubblica. Napolitano è comunista.

Giustizia a orologeria. L’amico Minzo. I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana. Telekom Serbia è tutta una tangente. I brogli di Prodi. La commissione Mitrokhin. La giusta amnistia. I comunisti cinesi bollivano i bambini per farne concime. Farò sparire la spazzatura da Napoli in tre giorni. Ho 109 processi. Sarkozy ha imparato da me. Chi scrive di mafia lo strangolerei con le mie mani.

Il Popolo delle Libertà. Obama abbronzato. Il miracolo della ricostruzione dell’Aquila. Evadere è un diritto naturale che è nel cuore degli uomini. Ai giudici noi insidiamo le mogli, siamo dei tombeur de femmes. Il Family Day. Che fate, ragazze, mi toccate il culo? Mille giudici si occupano di me. Agostino, trova una parte ad Antonella: è impazzita, racconta cose in giro. Lodo Alfano. La Consulta è comunista. Legittimo impedimento. Partito dell’Amore e sinistra dell’odio. Il padre di Noemi autista di Craxi. Prescrizione breve.

Mai frequentato minorenni. Le mani nelle tasche degli italiani. La signora Lario mente. Processo breve. Vedi, Patrizia, tu devi toccarti. La privacy. Processo lungo. Candido Lampedusa al Nobel per la Pace. Caro dottor Fede, cioè volevo dire Vespa. Ruby nipote

di Mubarak. Non chiamo Gheddafi per non disturbarlo. La legge anticorruzione. La mia fidanzatina. Siamo tutti intercettati. Solo cene eleganti. Riformare le intercettazioni. Pagavo Ruby perchè non si prostituisse.

La rapina Mondadori. L’amico Lavitola. Me ne vado da questo Paese di merda. Il miglior premier degli ultimi 150 anni. Culona inchiavabile. L’amico Gianpi. Faccio il premier a tempo perso. La maggioranza è coesa. Ho i numeri alla Camera. Traditori. Mi dimetto.
Sic transit gloria immundi

3 novembre 2011

Ho incontrato Gwyneth Paltrow


Una paio di sabati fa siamo andati a fare una passeggiata in zona Liverpool Street. 
Ci siamo fermati a mangiare in una gioielleria mascherata da pub (visti i prezzi) e dopo aver cenato e digerito, saranno state le 19.45, ci siamo avviati verso la stazione della metro.



La temperatura era fresca, per non dire che faceva un cazzo di freddo, si camminava fianco a fianco cercando di trattenere il calore quando ad un certo punto...


Attori principali:


  • Io
  • Fede
  • Alessia detta Valentina
  • Davide
  • Gwyneth Paltrow

Visto che l'aria era gelida io camminavo fianco a fianco alle due giovani donne mentre Davide, più abituato alle temperature londinesi, camminava qualche passo d'avanti a noi. Ad un certo punto, proprio di fronte ad un portone, veniamo investiti da un getto di aria calda proveniente da chissà dove. Poteva anche essere l'aria calda espulsa dal cesso di un carcere minorile, per quello che ne potevamo sapere, fatto sta che ci siamo immediatamente bloccati per goderci il dolce tepore, come dei barboni attorno ad un barile incendiato.


Il tutto si è svolto in 10 secondi. Noi tre ci blocchiamo, Davide che già stava qualche metro d'avanti a noi si blocca, gira di 180° sui tacchi e torna verso di noi dicendoci:
"Ma l'avete vista chi era?"
e noi in coro come Qui Quò e Quà: "No chi era?"
"Era Gwyneth Paltrow"
"Gwyneth Paltrow????!!!!"  


Neanche il tempo di dirlo e lei ci supera, in compagnia di un tizio, e si dirige verso un locale in  fondo alla strada. Il panico ci assale, siamo tentati, vogliamo seguirla ma non vogliamo fare la parte degli invadenti.


Poi il buon senso prende e se ne parte per la tangente e noi entriamo in una spirale di delirio. Cominciamo a seguirla come dei maniaci, quattro persone alla caccia di una bionda spilungona.
Arriviamo di fronte al locale e, prendendo il coraggio a due mani, entriamo.


Il posto è figo, un enorme bancone circolare occupa il centro della sala e tutto attorno tavolini e salottini.


Dietro una sfilza di barman cominciano a chiederci cosa desideriamo, se ci serve un tavolo o vogliamo qualcosa da bere. Ma noi non rispondiamo neanche, siamo attratti dalla Guinet come le falene d'avanti una lampadina, intenti a capire se è davvero lei o una sosia parecchio sosia.
La Guinet si ferma al bancone e noi a tre metri di distanza facciamo versi squittendo come un gruppo di topi da laboratorio che hanno aspirato dell'elio:


"ma è lei?"
"ma si che è lei"
"ma mi sembra troppo giovane"
"ma no che è lei"
"dai Dò, vai al cesso e passale d'avanti"


E io, assumendo l'aria di chi deve pisciare e se la sta tenendo da ore, mi incammino verso la stangona bionda.

Avete presento come vi guardano certi cani? Occhi fissi e testa inclinata leggermente di lato? Ecco, io avevo lo stesso atteggiamento, la fisso e continuo a fissarla per tutto il tragitto dal bancone al cesso, le passo a circa mezzo metro di distanza e continuo a guardarla attentamente... se fossi stato superman l'avrei incendiata col mio sguardo laser tanto strizzavo gli occhi.


La supero e vado al cesso.


Qui per non perdere l'allenamento continuo a fissare tutti come un maniaco sessuale.


Resto cinque minuti nel bagno e poi torno fuori, faccio il percorso inverso e Guinet è sparita, seduta in un salottino con degli amici, e anche la mia comitiva di maniaci personale è sparita.


Faccio il giro del locale, cerco nei salottini, guardo sotto ai tavoli, fisso la gente, ormai fisso tutti, il barman mi parla e io lo fisso, fisso i quadri e quelli fuori che fumano, giro come una trottola ma non trovo più nessuno.


Esco dal locale, il buttafuori mi fissa e io ricambio tanto per non perdere l'abitudine. Provo a chiamare ma il telefono resta muto, e io ovviamente lo fisso per 5 minuti pensando al da fare.


Sono stato abbandonato in un locale, con il dubbio atroce di aver molestato Guinet Paltrov nel migliore dei casi, o una sconosciuta nel peggiore.


E mentre sono li che cerco di capire cosa fare la mia comitiva di maniaci spunta dal bagno e mi si avvicina facendomi cenno di scappare.


Cosi scopro che mentre ero alla "tualet" loro si erano prodigati in manovre degne di spie russe per riuscire a capire la reale identità della vera sosia di Guinetta, con Alessia detta Valentina pronta, col braccio teso e telefonino alla mano, a rubare uno scatto dell'amata.


Siamo stati fortunati, potevano denunciarci e poi menarci, non necessariamente in quest'ordine.


Alla fine non so se ho visto o meno Guinet Paltrow, ma so che lei ha visto me, un altro Guinetto Paltrovo©.


Cheers Guinet




©A.Orlandoja