Sono sceso in calabria dopo mesi di Lontra, sono arrivato un venerdì sera e il giorno dopo ero già al mare.
Non mi era mai mancato il mare in questi mesi, avevo nostalgia degli affetti, degli affettati anche (qui il San Daniele non sanno cosa sia) e del sole, ma nostalgia del mare mai, la nostalgia del mare arriva quando lo rivedi, o perlomeno, a me è successo cosi.
Non mi era mai mancato il mare in questi mesi, avevo nostalgia degli affetti, degli affettati anche (qui il San Daniele non sanno cosa sia) e del sole, ma nostalgia del mare mai, la nostalgia del mare arriva quando lo rivedi, o perlomeno, a me è successo cosi.
Un sabato mattina di qualche settimana fa, quindi, sono sceso al mare da solo, mi sono levato le scarpe, arrotolato i pantaloni alla "zuava" e l'ho salutato nell'unico modo adatto per salutare il mare, entrandoci dentro.
Ho immerso i piedi in un'acqua fresca e limpidissima che ha iniziato a pungere come milioni di spilli prima di diventare calda e piacevole.
E così, come un vecchio amico, il mare ha ricambiato il saluto, avvolgendomi le gambe, schiumando attorno alle mie dita e trascinando sabbia sottile tutto attorno ai miei piedi.
Sono rimasto cosi, passeggiando sul bagnasciuga per circa un'ora. Mi sono goduto il sole e il rumore delle onde. In quell'istante ho capito le persone che, dopo un anno di città, tornano in Calabria e rivedono il mare.
Ho capito i miei cugini romani, i parenti di Reggio Emilia, ho capito come possa mancare tanto il mare a chi, per un anno o più, vede solo palazzi e montagne.
Per portarmene un po' a casa l'ho filmato, eccone un pezzetto ...
Sono rimasto cosi, passeggiando sul bagnasciuga per circa un'ora. Mi sono goduto il sole e il rumore delle onde. In quell'istante ho capito le persone che, dopo un anno di città, tornano in Calabria e rivedono il mare.
Ho capito i miei cugini romani, i parenti di Reggio Emilia, ho capito come possa mancare tanto il mare a chi, per un anno o più, vede solo palazzi e montagne.
Per portarmene un po' a casa l'ho filmato, eccone un pezzetto ...
Ps. La colonna sonora è di Damien Rice "Blower's Daughter" e quella in fondo è la Sicilia
Il mare è l'anima ..è la nostra anima,vive e cambia con noi,nonostante sia apparentemente sempre uguale...Noi,gente di mare,porteremo sempre dentro una "dolce malinconia" che nasce con noi..il mare è un amico silenzioso a cui abbiamo affidato i nostri segreti più profondi, è l'amore che mai potremo strapparci dal cuore, è serenità ed è anche paura...Il rumore del mare è la colonna sonora più bella della mia vita!
RispondiEliminaGrazie caro cugino, hai saputo esprimere con poche parole la moltidudine delle sensazioni che mi assalgono ogni qualvolta rivedo il mare (quello nel video nello specifico). E, come hai fatto tu, non basta ammirarlo ma viverlo per quanto è possibile, anche solo immergendo i piedi nell'acqua e passeggiare lungo la spiaggia. Rigenerante.
RispondiEliminaFratello sto facendo una prova!
RispondiEliminaBellissimo post, genera una lotta dentro di me fra la parte che non ne vuole più sapere; per le problematiche che conosciamo bene e la parte che è consapevole che queste cose che possono sembrar piccole mancano come l'aria che si respira. So benissimo di rimpiangerle pure io il giorno che mi allontanerò, forse perchè in definitiva la vita di oggi ci ha già allontanati...
RispondiEliminaVivo da quando sono nata a due passi dal mare...un momento di scazzo e sono lì, che ci sia il sole, la pioggia, il vento, il freddo, persino la neve...ma non me lo faccio mancare mai!
RispondiEliminaHai riunito, in un unico post, il mio cuore ed uno dei pochi artisti che riesce ad arrivare ad esso.
RispondiEliminaNe sono uscita devastata, ma grazie lo stesso!