L'altro giorno per poco non ho ucciso un vecchietto!
I vecchietti a Londra sono dei tipetti molto carucci, li si vede andare in giro sopra delle carrozzine motorizzate, e non ho ancora capito se le usano per necessità o perché semplicemente si rompono le palle a camminare a piedi.
Spesso, quando sono per strada con le buste della spesa pesanti che mi tagliano le mani in due, mi viene voglia di scalciare un vecchio lontano del suo carretto per fregarglielo e correre via, ma ho sempre paura di venire menato col bastone di legno e quindi evito.
Quando io ero ragazzino non c'erano sti carretti, quando ero ragazzino io eravamo noi piccole pesti i carretti degli anziani.
All'epoca l'estate durava tre mesi, i tre mesi più belli dell'anno, si usciva da casa la mattina e si ritornava la sera, con una piccola pausa in mezzo per il pranzo/pennichella (la pennichella non per tutti ovviamente).
Nel paesino dove sono cresciuto io, Piale, il pomeriggio si giocava a pallone in piazzetta, che poi di piazzetta non si trattava, essendo più una strada che una piazza vera e propria, ma visto che vicino c'era una chiesa per noi era la Piazza della chiesa. Segnavamo le porte con dei grossi sassi poggiati a terra, e giocavamo a calcio per ore. A me non e' mai piaciuto particolarmente il calcio, ma all'epoca ancora non avevo deciso e quindi ci giocavo con convinzione, accumulando cadute sudore e scarpe sfondate dai "tiri di punta".
Le partite erano bellissime e duravano fino alla noia o fino a quando un evento eccezionale non le interrompeva.
Non c'erano primo e secondo tempo, ma solo delle pause dettate da motivi di forza maggiore. Il passaggio di una macchina era il più frequente, bisognava liberare la strada evitando di dare pallonate volanti alla carrozzeria di turno (è successo parecchie volte) e cercando di far camminare la macchina in modo tale da non farle pestare i sassi delle porte.
Durante il passaggio auto i più veloci di noi correvano alla vicina fontanella a bere dell'acqua fresca. All'epoca ancora l'acqua si poteva bere, le persone venivano da ogni dove a riempire taniche e bottiglie e non era ancora stata contaminata dagli scavi per l'ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria che oggi ha ridotto il vecchio borgo di Piale ad un paese semi abbandonato.
Comunque, seconda alla pausa macchina c'era il "richiamo della famiglia", che è come il richiamo della foresta ma in questo caso a gridarci di andare a casa per la merenda o qualcosa di simile erano le nostre madri, dai punti più disparati del paese: finestre, balconi, angoli di strada, qualcuna mandava un fratello minore/maggiore a fare da corriere. A quel punto era pausa per tutti e si andava a mangiare qualcosa.
Altro motivo di pausa era la Santa Messa. Non che a noi fregasse qualcosa della messa, quella era solo per la Domenica o per i giorni speciali, ma a i nostri vecchi zii e nonni si, importava parecchio. Mezz'ora prima della messa le campane suonavano per richiamare i fedeli, e dalle case sbucavano, come zombie da dietro gli angoli, tutti i vecchietti del paese. Essendo tutti bene o male "propietari di un anziano parente" a turno ci toccava una vecchia zia claudicante da accompagnare fino alla vicina chiesa.
La cosa di fatto, a ripensarci adesso, non credo mi abbia mai portato dispiacere. Accompagnavo mia zia tenendola a braccetto, e parlando del più e del meno, ascoltando la sua voce leggera e il profumo tipico che hanno le persone ad una certa età. A seconda del parente si poteva viaggiare a diverse velocità, nessuna sufficientemente elevata per noi ragazzi, ma visto che a turno ci capitava una cosa del genere raramente ci si scherzava su, prima poi sarebbe capitato a tutti.
Comunque, tutto sto po' po' di parole per dire che a me, i vecchi, stanno simpatici e mi fanno tenerezza, e per spiegare che non volevo attentare alla vita del vecchio di cui sto per parlare e che ho mensionato all'inizio di questo lunchissimo post.
Da un paio di mesi ho iniziato un corso di Inglese vicino casa, devo fare una decina di minuti a piedi e sono arrivato, comodo e indolore. Sulla via per la scuola ci sono diversi negozi e spesso e volentieri ci fermiamo a fare la spesa di ritorno dal corso.
La settimana passata ci fermiamo al solito supermercato gestito da indiani e, dietro la porta scorrevole, intravediamo un povero vecchietto che, con due bastoni di alluminio e una busta della spesa in una mano, cercava di tenere la porta scorrevole aperta per poter passare. Ma visto che si trovava direttamente sotto il sensore la porta non rimaneva aperta, ma si apriva e chiudeva in continuazione impedendogli di passare.
Ad un certo punto però la porta sembra essersi bloccata, lui prende il coraggio a due mani e si lancia in avanti. Ed in quel momento succedono due cose: la porta si chiude, e io mi lancio, come un provetto superman, per impedirlo.
Purtroppo non avevo calcolato un piccolo particolare. D'avanti alla porta c'era una rampa per disabili fatta in casa, in legno grezzo ricoperto da una guaina di plastica. La suddetta rampa aveva un bordo alto una decina di centimetri, ed è proprio su quel bordo che sono inciampato nella foga del gesto atletico.
Riepilogando, la porta si sta per chiudere con il vecchio in mezzo, io lo vedo con il mio sguardo da super eroe e mi lancio per bloccarla, la pedana mi fa inciampare e io comincio il decollo con destinazione "vecchioland", fortuna vuole che nello stesso momento un signore più vicino a me ha la prontezza di bloccare la porta, e fortunissima ha voluto che Fede mi abbia sorretto facendomi evitare l'omicidio/suicidio.
Mi sono preso uno spavendo del diavolo, il signore non si è accorto di nulla e per fortuna tutto è finito bene.
Non so se c'è qualcosa da imparare da questa storia, forse mi devo solo fare i fatti miei, ma non ci riesco, il super eroe che c'è in me cerca sempre di emergere per salvare gli umani dalle porte scorrevoli.
Oppure la soluzione è più semplice, ho solo da capire che se Superman aveva la Criptonite come "Tallone d'Achille" io ho le rampe per disabili.
Provate a smentirmi se potete :)
Bellissimo post! Caspita scrivi pure bene... oltre a "graficare" bene!
RispondiEliminaCmq le carrozzine elettriche dei vecchietti sono unbelievable. Ho vissuto 1 anno a Skegness, una cittadina sulla costa orientale che non ti consiglio neanche di visitare per caso. Bene in questa cittadina molto british la percentuale degli over 65 e' elevatissima. Di conseguenza la citta' e' infestata da questi scooterini che si vedono ovunque, in ogni angolo delle strade! Ma dico io forse un po' di moto gli farebbe anche bene... bah! Non li capiro' mai questi inglesi...
Ciao supereroe!!! E attento alle rampe...
Sei troppo gentile caro :)
RispondiEliminaIo credo che ad un certo punto si abituino ad usare quei cosi e buonanotte. Chissa' come ci arrivero' io agli "anta" ... di sicuro sfatto :D
See you
Di tutto questo sai cosa mi preoccupa?
RispondiEliminaChe il vecchietto non si sia accorto di nulla! doveva essere in stadio terminale di rincoglionimento.