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11 aprile 2011

La famiglia inglese

L'appartamento che abbiamo affittato in quel di Londra si trova in una zona molto carina racchiusa in una zona più ampia molto brutta racchiusa in una zona ancora più ampia molto molto bella assaissimo, e quindi, sommando il bello e sottraendo il brutto, la zona in cui viviamo è bella bella.






Avete già lasciato il mio blog mandandomi a cagare e scegliendo di visitare il blog di VIttorio Sgarbi? Tornerete presto, Sgarbi non ha un blog, al massimo vi potete comprare una sua splendida maglietta, cosi, se ancora nessuno vi aveva insultato per strada, lo farà ben presto.


Ho divagato mi sa... tornando a noi, la casa in cui siamo si trova praticamente sotto casa dei proprietari, quindi abbiamo dovuto abbandonare la nostra usanza di suonare tamburi di pelle, nudi, al chiaro di luna, e diventare dei vicini modello.


Il nostro vicino/padrone di casa ha accesso diretto al nostro appartamento, e viceversa, da una porta noi accediamo direttamente alla loro cucina. Visto che per le prime settimane siamo stati senza gas nella cucina per un problema tecnico, abbiamo adoperato la loro, conoscendo tuta la famiglia e le fantastiche usanze di questo meraviglioso popolo privo di quel piccolo lavabo, detto bidet, che noi italiani usiamo per lavarci la parte bassa della schiena, dai più conosciuta come culo. 


E cosi siamo entrati in simbiosi con la famiglia che ci da un tetto, e che ha deciso di renderci partecipi della loro meravigliosa giornata inglese. Questo ci ha fatto vedere come davvero si comportano gli inglesi a casa loro. Il tutto si potrebbe sintetizzare con un unica parola: sporcizia


Il fatto che non usino tovaglia lo si sapeva, ma vedere la donna delle pulizie passare l'aspirapolvere sul pavimento, e subito dopo con lo stesso aspirapolvere "pulire" il tavolo e il piano cucina, non è stato il massimo.


Oltre a non usare tovaglia scarseggiano anche nell'uso dei tovaglioli, preferiscono il più sonoro e caratteristico succhiotto alle dita, ovvero si leccano e succhiano una per una le dita della mano, un po' come farebbe un bambino sporco di gelato, questo, per loro, è pulirsi le mani a tavola.


I nostri eroi non usano sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie, ma anzi li prendono cosi come sono e li piazzano nella macchina, cosi che quando si finisce di caricarla ci si trova con una paio di etti di resti di cibo sparsi su tutta la superficie interna della lavastoviglie, uno spettacolino niente male direi.


Il mangiare senza sale serve per salvaguardare la salute, ma poi, dopo pranzo, è loro abitudine farcirsi panini con burro e zucchero di canna.


Non è un problema se il gatto lecca il piatto o le posate sulla tavola appena apparecchiata, né tanto meno ciò comporta la sostituzione del pezzo leccato dal docile felino, il tutto si usa... che male fa?


Ma la cosa che più mi sta facendo uscire il sangue dal naso è questa: l'amico anglosassone ha una famiglia numerosa che ha il dono/vizio di suonare uno o più strumenti musicali, quindi abbiamo un orchestra sopra le nostre teste composta da: piano, viola, violoncello, violino e flauto traverso.


La nostra camera da letto sta proprio sotto la loro camera della musica, quindi ogni piccolo rumore, complice anche una struttura fatta con le carte del Mercante in Fiera al posto dei mattoni, noi lo sentiamo benissimo.


Durante il giorno non è un problema, loro suonano, noi ci facciamo i cazzi nostri, male non fa. Il problema si è posto qualche notte fa, quando la figlia maggiore, diciotto anni appena, ha avuto la brillante idea di suonare il suo strumento per un'oretta, da mezzanotte all'una.


Io adoro il violino, lo ascolterei per ore, ma sentire una violinista (o presunta tale) che esegue i suoi esercizi non è come assistere ad un concerto, perché il pezzo è sempre il medesimo, ripetuto più e più volte fino ad ottenere la soddisfazione del musicista, e  il sanguinamento copioso, da ogni orifizio disponibile, del sottoscritto.


Ma dico io, hai diciotto anni, perché non vai a drogarti e a dare via il tuo corpo come tutte le ragazze della tua età? No, devi stare in casa e suonare fino allo stordimento?


Stanotte la sinfonia si è ripetuta, forse non si rendono conto che la nostra camera è cosi a portata di scoreggia (nel senso che anche un peto si sentirebbe forte quanto un colpo di pistola sparato dentro una stanza vuota), di sicuro dovremo parale per risolvere il problema.


Nel frattempo dormo con il lettore mp3 vicino, nel caso si dovesse ripresentare il problema, almeno sceglierò io la musica da ascoltare per restare sveglio


Ps. Ovviamente il tutto si riferisce alla mia esperienza, magari è un caso isolato... ma magari no.

4 commenti:

  1. minchia compà! ncia po fari!

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  2. cosa sono i tamburi di "pelle nudi"? :D
    Aurelio

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  3. Era grammatica "'nglisi", l'ho aggiustata per meglio farmi comprendere :D

    Bye ;)

    RispondiElimina
  4. Mamma mia... di questo passo ti faranno SantoSubito!!!

    Un bacio,
    la tua collega reggina!

    RispondiElimina


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