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11 febbraio 2011

Il pieno di benzina

La settimana passata ho fatto il pieno alla mia macchinina (evento rarissimo) subito dopo ho scoperto che, guidando sotto i 120km all'ora potevo, secondo il computer di bordo, percorrere circa 650 chilometri, e quindi, per vedere se effettivamente la cosa era reale sono partito per la capitare, che da Reggio Calabria sono ad occhio e croce 600km






Prima di partire ho caricato la macchina (Hyunday Getz annata 2005 da 1.400 cc) e preso il navigatore satellitare.


Purtroppo ho la tendenza a fottermene di alcune cose, e in questo caso avrei dovuto prestare più attenzione a due piccoli dettagli del navigatore, il primo è l'aggiornamento delle mappe, ferme a quando Pertini era presidente della Repubblica (ah! bei tempi e bel presidente, mica Napolitano) e il secondo dettaglio è la ventosa che sostiene l'ambaradan, praticamente ogni 50 chilometri il navigatore mi si schiodava dal parabrezza finendo sul cruscotto con uno schianto secco.


Partito da soli dieci minuti mi sono trovato fermo sul ponte di Bagnara Calabra in fila dietro una colonna di auto e camion. Dopo altri dieci minuti ero a motore spento a leggere il mio e-reader, un occhio sulla fila di macchine  e uno su "Fratelli di Sangue" di Gratteri/Nicaso. Dopo quasi 40 minuti di attesa ho ripreso la marcia, sempre su una colonna, fino a prima di Rosarno.


Sono riuscito a mantenere la media dei 120 e effettivamente i chilometri mancanti sul display del navigatore sono sempre stati meno di quelli segnati sul computer di bordo.


Il mio viaggio è stato interrotto da soste per pisciatine e ricarica di red bull nei sempre presenti Autogrill.


Arrivato in prossimità dell'autostrada a tre corsie ho gridato al miracolo e proseguito imperterrito la mia avanzata alla conquista della capitale, schivando Suv a 180 e Golf a 200 all'ora, incuranti del Tutor per il controllo della velocità, mentre nella mia macchina il microclima cominciava a somigliare ad una discarica abusiva.


Poco prima di non so quale svincolo, il navigatore ha cominciato a lampeggiare, facendo sparire completamente le indicazioni per raggiungere la mia meta. Saranno state le troppe botte prese a causa della ventosa di cui sopra, fatto sta che mi sarei dovuto preoccupare al primo avviso di instabilità, quando in prossimità del Pollino mi segnava in volo in mezzo a campi arati, mentre io ero in coda a corsia unica (tanto per cambiare).


Comunque, com'è come non è il navigatore a 800 metri dal mio svincolo ancora non si è ripreso, quindi rallento e comincio a spegnerlo e riaccenderlo come un pazzo, lui si stacca, mi cade suo cruscotto, lo riprendo lo riattacco con una buona dose di saliva (sputazzata direi) e miracolo dei miracoli si accende funzionante, imbosco la mia uscita e sono salvo, ancora sulla retta via.


Il viaggio è durato circa 8 ore e mezza, minuto più minuto meno, ho speso 45 euro per il pieno di gasolio più 17 euro di casello. Ci aggiungo bibite e cagatine varie per il viaggio, diciamo che sono rimasto sulle 70 euro, solo per l'andata. Il ritorno è stato simile come spesa, forse un po' più cagatine da mangiare, anche perché al ritorno eravamo in due.


La cosa ottima del viaggio è stata il tempo, splendido per tutto il weekend.


Non ho ucciso animali nel mio cammino, la musica è sempre stata ottima e non ho mai, dico mai, incrociato una pattuglia delle forze dell'odine.


E stasera si riparte







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